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Baldur’s Gate: Bioware lancia un conto alla rovescia sul sito del suo gioco di ruolo    permalink
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Nell'anno che ha visto l'uscita di Mass Effect 3, la Bioware sembra voler dare un'occhiata al passato alla saga che li ha consacrati nell'ambito dei giochi di ruolo, si tratta di Baldur's Gate, sul sito ufficiale è apparso uno strano conto alla rovescia, perciò prepariamoci ad un annuncio. Per certi versi l'eredità del gioco di ruolo della Bioware è stata raccolta da Dragon Age Origins, forse è anche per questo motivo che ha avuto un grande successo.

pubblicato il: 15/03/2012 - 14:35

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Isola dei Famosi 9, anticipazioni ottava puntata: seconda eliminazione a sorpresa    permalink
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Stasera su RaiDue andrà in onda l'ottava puntata dell'Isola dei Famosi 9. Nessun nuovo ingresso quest'oggi ma, al contrario, ci sarà una seconda eliminazione a sorpresa. In più scopriremo se Rossano Rubicondi potrà proseguire la sua avventura o meno. Vediamo insieme le anticipazioni di ciò che ci attende questa sera.

pubblicato il: 15/03/2012 - 13:06

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Scrub viso fai da te per pelle grassa, i consigli per non sbagliare    permalink
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Lo scrub è un passaggio molto importante nella pulizia del viso. Permette di eliminare le cellule morte, il sebo in eccesso e purificare la pelle. Chi ha la pelle grassa dovrebbe catalogare lo scrub come una buona abitudine indispensabile per la bellezza della propria pelle. Chi ha la pelle delicata può ricorrere allo scrub solo una volta mese, ma per la pelle grassa, invece, occorre utilizzarlo una volta a settimana. Non è necessario spendere soldi in profumeria, si può realizzare uno scrub viso fai da te con ingredienti di frigorifero e credenza. Ecco i consigli per non sbagliare.

pubblicato il: 15/03/2012 - 13:00

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Ladies bag by Braccialini, collezione primavera-estate 2012    permalink


Shopping bag da portare a spalla, linea Ladies di Braccialini primavera/estate 2012.



pubblicato il: 15/03/2012 - 11:12
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Riforma del lavoro, scopriamo i nuovi ammortizzatori sociali    permalink
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Il ministro Fornero ha spiegato quali sono le possibili modifiche che potrebbero essere attuate per quanto riguarda la riforma del lavoro. In particolare, proprio in questi giorni in cui si discute tra il governo e i sindacati, si discute della riforma dell'articolo 18, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa al reintegro, che potrebbe rimanere solo in caso di licenziamenti discriminatori. Altri saranno i provvedimenti presi nel caso di altre tipologie di licenziamento. Ad esempio in caso di licenziamenti per motivi economici sarebbe previsto un indennizzo, mentre per i licenziamenti disciplinari si dovrebbe avere la decisione del giudice.

A cura di Gianluca Rini

Il documento sui contratti – Il ministro Fornero ha inviato alle parti interessati un documento di cinque pagine che porta come titolo "Linee di intervento sulla disciplina delle tipologie contrattuali". In questo documento sono contenute tutte le novità che dovrebbero essere apportate con la riforma del lavoro. L'obiettivo dichiarato è quello di "rendere più dinamico il mercato del lavoro (…) contrastando al contempo il fenomeno della precarizzazione".

L'assunzione di apprendisti – Le aziende potranno assumere apprendisti ed avranno delle agevolazioni sui contributi esclusivamente se potranno dimostrare di aver assunto a tempo indeterminato almeno una parte degli apprendisti assunti precedentemente. In pratica questo servirà a "condizionare la facoltà di assumere tramite apprendisti al fatto che il datore di lavoro possa dar conto di una certa percentuale di conferme in servizio nel passato recente".

Premio di stabilizzazione – Un'altra delle possibili novità riguarda i contratti a termine. Se il dipendente viene assunto a tempo indeterminato, l'azienda avrà un premio di stabilizzazione recuperato sui contratti a termine, con una maggiorazione contributiva. Verrà introdotto inoltre "l'aumento dell'intervallo temporale" tra i contratti, in modo da "limitare il fenomeno della successione abusiva di contratti a termine".

Associazioni in partecipazione – Questa forma di lavoro potrà essere sfruttata dalle attività che sono composte da un numero limitato di persone, fino ad un massimo di cinque. Devono comunque essere escluse le associazioni che operano nel settore familiare.

Partita Iva – L'obiettivo della Fornero è quello di contrastare l'abuso delle partite Iva, grazie all'introduzione di "norme rivolte a far presumere, salvo prova contraria, il carattere coordinato e continuativo della collaborazione tutte le volte che duri complessivamente più di sei mesi nell'arco di un anno".

Lavori part time – Sarà obbligatoria una "comunicazione amministrativa" in caso di un cambiamento di orario, mentre per i voucher è prevista una restrizione del campo di operatività.

Contratti a progetto – Tra le proposte introdotte nel documento del ministro Fornero si parla di un aumento dell'aliquota contributiva per favorire ancora di più "l'avvicinamento alle aliquote previste per il lavoro dipendente". Inoltre è prevista anche la possibilità di abolire le clausole relative al recesso del committente prima che scadano i termini previsti.

Indennità di mobilità – Dovrebbe rimanere, alla luce delle ultime informazioni al riguardo, l'indennità di mobilità, successivamente alla nuova indennità di disoccupazione, la cosiddetta Aspi. In questo modo i lavoratori sarebbero aiutati anche in seguito e potrebbero essere accompagnati maggiormente con sicurezza alla pensione.


Arrivano il fondo esodi e i contributi per i licenziamenti

Si discute parecchio negli ultimi giorni della possibile riforma del lavoro, che culmina in particolare in un processo di revisione dell'articolo 18, del quale si parla tanto. La discussione sull'articolo 18 vede diverse contrapposizioni, anche se si è raggiunto un certo punto di incontro sugli armonizzatori sociali e sulla flessibilità. Come ha riferito Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, l’idea è quella di far restare in vigore l’articolo 18 solo per i licenziamenti discriminatori, come i motivi di razza, di religione, di maternità, di convinzioni politiche.

In un documento inviato ultimamente e privatamente ai vertici delle parti sociali ed imprenditoriali da parte del ministro Fornero che dovrebbe spingere all'ultimazione della riforma del lavoro mediante raggiungimento di accordo tra le parti precedentemente indicate spuntano il fondo per incentivare l'esodo dei lavoratori anziani e il contributo di licenziamento.

Potrebbero arrivare, dunque, i primi risultati per quanto riguarda il discorso sulla riforma del lavoro grazie agli incontri che si stanno tenendo tra le parti sociali ed il governo in questi giorni. Tra queste novità innanzitutto pare si siano trovati i fondi per gli ammortizzatori sociali, di cui dopo, che verranno presi dai risparmi che giungeranno dalla riforma pensioni. Altra importante novità sono le assicurazioni sociali, di cui dopo.

Giro di vite anche sulle partite iva fittizie e sulle false contrattualizzazioni lavorative che sono formule usate prevalentemente nel settore dei servizi e costituiscono una entrata sbagliata poichè non assicura le dovute tutele ai lavoratori. Inoltre una importante novità riguarderà l'art.18 in merito alla possibilità di sfruttare una modalità tedesca di reintegro nel posto di lavoro: si avrà diritto solo al reintegro o indennizzo per 18 mensilità ma non più entrambi.

Novità ci saranno, comunque, per quanto riguarda la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia sia per gli uomini che per le donne e anche per quanto riguarda la pratica delle dimissioni in bianco. Questo è quanto annunciato ultimamente dal ministro Fornero la quale ha detto che in un paio di settimane si riuscirà a trovare il veicolo normativo in grado di poter annullare questa pratica indegna.

Ha inoltre annunciato che a brevissimo ci sarà un tavolo per gli accordi con sindacati e lavoratori che dovrebbe finalmente andare a chiudere la questione lavoro e ha anche detto che non ci saranno ulteriori tagli alla spesa assistenziale poichè ancora adesso si stanno scontando i tagli effettuati in passato.

Di seguito ulteriori approfondimenti volti a chiarire tutti i punti della riforma.

Fondo esodo

Viene prevista la possibilità per le aziende di favorire i prepensionamenti con proposte di accordi con i sindacati. Potranno in tal modo accedere a questo fondo i lavoratori che raggiungano i requisiti di pensionamento nei successivi 4 anni dalla proposta. In tal caso le aziende dovranno versare all'Inps mensilmente la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa oltre che avere una fideiussione bancaria.

Le domande verranno presentate sempre all'Inps che verificherà la sussistenza dei requisiti e le corresponsione economica sarà pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti. Il primo periodo inoltre, fino al 2015, potrà essere coperto per i lavoratori messi in mobilità proprio dalla stessa indennità di mobilità.

Contributo di licenziamento

Questo contributo che servirà a rendere più facili i licenziamenti, dovrà essere versato all'Inps, solo per i rapporti a tempo indeterminato, e sarà pari a mezza mensilità di indennità per ogni 12 mensilità di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni.

Si applicherà anche agli apprendisti e sostituirà i contributi oggi versati dalle aziende per la disoccupazione e la mobilità.

I contratti

Grandi passi verranno poi fatti in merito ai contratti di lavoro: si punterà tanto sull'apprendistato, le cui novità saranno spiegate meglio nella sezione dedicata, e sulla semplificazione della parte burocratica legata alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro.

Per cercare di organizzare meglio la giungla nella quale ci si muove, pur non arrivando a semplificazioni estreme come vuole Confindustria, si procederà con una maggiorazione dell'aliquota per quanto riguarda i contratti a termine in modo da svataggiare le aziende a sfruttare tale tipologia contrattualistica (l'aliquota sarà dell'1,4%).

Così facendo si sfrutteranno maggiormente i contratti di apprendistato che costeranno meno alle aziende in quanto hanno dei contributi da pagare nulli o comunque bassissimi. Durante l'apprendistato il lavoratore non potrà essere licenziato se non per giustificato motivo e dovrà avere una formazione certificata.

Al termine dell'apprendistato l'azienda potrà decidere se stabilizzare il lavoratore con un contratto a tempo indeterminato o se terminare il rapporto di lavoro. Per fare tutto questo ci sarà però bisogno dell'adeguamento delle leggi regionali nel minor tempo possibile.

Le assicurazioni sociali

Si chiamerà assicurazione sociale per l'impiego (Aspi) il nuovo ammortizzatore sociale che il Governo introdurrà per garantire un'integrazione al reddito per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato e per i dipendenti con contratto a termine del settore pubblico. Questa mossa manda in pensione le indennità di mobilità, gli incentivi di mobilità, la disoccupazione per apprendisti, e tutte le altre forme di indennità introdotte con il lungo regime delle deroghe.

A partire dal 2013 sparirà la mobilità per i lavoratori al di sotto i 39 anni che ad oggi era di 12 mesi per lasciare spazio al nuovo ammortizzatore che sarà di 8 mesi per arrivare gradualmente a 12 entro il 2016. I lavoratori fino a 49 anni che adesso godono di mobilità fino a 24 mesi arriveranno anche loro ai 12 mesi di Aspi entro il 2016 e la stessa cosa sarà per i lavoratori entro i 54 mentre per quelli over 55 anni nel 2016 ci si fermerà a 18 mesi e il passaggio sarà ancor più graduale con l'avanzare dell'età.

Questo sistema si andrà ad affiancare alla cassa integrazione che non dovrebbe essere toccata mentre verrà ridotta la cassa integrazione straordinaria alla quale le imprese accedono per affrontare ristrutturazioni o riconversioni. I requisiti di ammissibilità all'Aspi saranno particolarmente flessibili: si parla di due anni di anzianità assicurativa e almeno 52 settimane di lavoro nell'ultimo biennio e vedrà un assegno massimo di 1.119 euro che subirà un abbattimento del 15% ogni sei mesi.

Articolo 18: la situazione in Italia

Il premier Monti, in visita al presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che entro la fine di marzo la riforma sarà operativa e tenderà a ridurre l'eccessiva frammentazione del mercato del lavoro per limare le differenze tra coloro che sono eccessivamente protetti dalle norme e i giovani che invece hanno difficoltà ad inserirsi nel mercato.

Intanto la Fornero procede con gli incontri che si protrarranno nei prossimi giorni per cercare un punto di accordo valido per smussare gli angoli della spigolosa questione sui licenziamenti che i sindacati non vogliono venga toccata affermando che la riforma dei licenziamenti non porterà da nessuna parte, nonostante sia di dominio pubblico la convinzione che così non è poichè per far ripartire il mercato del lavoro c'è bisogno di maggiore leggerezza e minore burocraticità per le aziende che, dato il periodo di profonda crisi, troppo legate hanno le mani.

Mentre attendono un nuovo incontro con il governo, i sindacati attaccano nuovamente sia sull'art.18, che come sempre, a parer loro non sarà un intervento risolutore in ambito di creazione posti di lavoro ma, soprattutto, parlano di come gli ammortizzatori per il mercato del lavoro e per il settore pensionistico debbano essere strutturati andando a colpire i patrimoni più ingenti.

Da parte della Fornero, ultimamente, c'è stato uno stop sulle mosse relative all'apmliamento della platea di "salvati" prima della riforma che permetteva a coloro che avevano raggiunto i 42 anni e un mese di anzianità lavorativa pur essendo under 62 concedendo solo una proroga a coloro che non sono riusciti ad andare in pensione entro il 31 dicembre scorso ma che hanno terminato l'attività lavorativa entro tale data.

A cura di Gianluca Rini

Per gli altri casi invece si potrebbe prevedere l’attribuzione di un’indennità economica in base all’anzianità del lavoratore licenziato.

Non si sa se ancora il governo si spingerà verso questa decisione, ma, dal canto loro, i sindacati vorrebbero introdurre i licenziamenti nell’ambito della legge 223 del 1991.

Inoltre, se il tutto dovesse risolversi tramite un accordo con il sindacato, è previsto il pagamento dell’indennità di mobilità che rinunci di rivolgersi al giudice per essere reinserito nel suo posto di lavoro. In caso di intervento del giudice l’azienda potrebbe pagare una sanzione economica.

Sull’articolo 18, come si può leggere sul Corriere della Sera: “In tema di rimedi però l’applicazione rimane ristretta: infatti in Italia il giudice può solo decidere per la conferma del licenziamento oppure per il reintegro del lavoratore. In quest’ultimo caso solo lo stesso lavoratore può decidere di rinunciarvi a favore di un pagamento in denaro. E se il dipendente opta per il risarcimento, il datore di lavoro non può sottrarsi al pagamento nemmeno dichiarandosi disponibile alla reintegrazione.

Il giudice quindi nel nostro Paese non può condannare il datore di lavoro al pagamento di una sanzione. Un fatto che spesso invece viene messo in atto negli altri Paesi europei.

Deve essere anche considerato che spesso i processi di questo genere vanno avanti anche per otto o dieci anni, lasciando nell’incertezza sia i lavoratori che le aziende e ponendo dei forti limiti allo sviluppo del mercato del lavoro.


L'articolo 18 e i numeri delle assunzioni

Sempre al lavoro sulle proposte per mettere d'accordo sindacati e lavoratori i ministri del governo Monti continuano a riflettere sulle possibili mosse da attuare. La riforma dovrebbe essere varata entro fine marzo come annunciato preventivamente da Mario Monti e dalla Fornero stessa la quale ha inoltre dichiarato che, nonostante sia contraria a forme di obbligo nella legislazione lavorativa, si prevede anche un obbligo per il periodo di paternità che andrebbe ad eliminare un gap tutto italiano rispetto agli altri paesi.

Già ad agosto la Bce aveva chiesto all'Italia di superare le problematiche relative ai posti di lavoro ed in particolar modo quelli che sono i problemi del reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa.

Su questo e sulla fiscalità si lavorerà secondo Passera poichè uno degli obiettivi primari è quello di recuperare gli investimenti esteri in Italia indispensabili per sostenere la crescita del Pil andando a giocare sulla flessibilità in ambito lavorativo.

Per quel che riguarda il contratto unico, di cui tanto si è parlato, ci dovrebbe essere l’introduzione del CUI, contratto unico di ingresso, che si comporrà di due fasi: una di ingresso, appunto, che potrà durare fino a tre anni e una di stabilità nella quale il lavoratore godrà di tutte le garanzie offerte oggi ai lavoratori assunti a tempo indeterminato.

Di certo, comunque, al momento ci sono tre proposte per riformare lo stagnante mercato del lavoro che vedrà la riforma in atto come una mossa volta sia a rendere maggiormente flessibile tale mercato sia a tutelare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, come dichiarato anche dal premier Monti.

Le richieste dei precari

Da qualche tempo è sorto un comitato chiamato Il nostro tempo è adesso che raccolgie una decina di richieste portate avanti dai precari per avere quelle che sono a detta loro le tutele minime per questa categoria svantaggiata di lavoratori.

Tra le richieste portate avanti ci sono un contratto stabile, l'ampliamento degli ammortizzatori sociali e un reddito minimo di inserimento con l'apertura di un dibattito pubblico che ponga al centro le esperienze e i desideri dei precari senza tralasciare le esigenze delle parti sociali e delle istituzioni.

Leggi qui il nostro approfondimento sulle modifiche all'articolo 18

Leggi qui ulteriori approfondimenti sulla riforma del lavoro

Tempo indeterminato ma con tutele graduali

La riforma del mercato del lavoro proposta da Tito Boeri e da Pietro Garibaldi si caratterizza per essere comprensiva di tutte le fasce di lavoratori, non solo i giovani, prevedendo fin dall’inizio un contratto a tempo indeterminato per il quale però, per i primi tre anni, vengono soppresse le parti dell’articolo 18 relative alla riassunzione in caso di licenziamento ingiustificato.

La situazione sarebbe dunque mitigata gradualmente poiché, col passare degli anni, il licenziamento diventerebbe eccessivamente oneroso. Sono infatti previsti rimborsi in caso di licenziamento senza giusta causa pari a sei mensilità di lavoro. Questa tipologia di contratto vedrebbe poi, al passare dei tre anni, integrati tutti i diritti dell’articolo 18.

Flexicurity

Il giuslavorista Pietro Ichino ha proposto un disegno di legge basato sul concetto di flexicurity ovvero l’accettazione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato reso più flessibile da diverse tecniche di protezione della stabilità. Dopo un periodo di prova di sei mesi il lavoratore viene assunto ma senza la protezione dell’attuale articolo 18: nel caso di licenziamenti per motivi economici od organizzativi, però, il lavoratore incasserà un’indennità fino ad un massimo di 18 mesi di stipendio.

Contestualmente verrebbe creata una assicurazione contro la disoccupazione in grado di andare a maggiorare l’assegno dei senza lavoro con una durata di massimo tre anni partendo da una percentuale sullo stipendio precedentemente percepito del 90% decrescente negli ulteriori due anni fino ad arrivare al 70%. La condizione unica per non perdere tale diritto è che il lavoratore non si rifiuti di partecipare alle attività mirate di riqualificazione professionale e alla rioccupazione.

Il principio alla base di tale progetto è che una ricollocazione del lavoratore andrebbe a costare meno alle imprese.

Apprendistato

L’apprendistato viene visto come il modo più veloce e migliore per risolvere almeno in parte i problemi della disoccupazione giovanile. Per renderlo maggiormente fruibile da parte di tutti i giovani c’è l’accordo tra i sindacati e Confindustria anche perché affronta in modo molto semplice il problema relativo all’articolo 18 prevedendo un periodo di sospensione nei primi tre anni di formazione.

Si rivolge ai giovani tra i 16 e i 29 anni e obbliga i datori di lavoro ad organizzare e portare avanti una effettiva opera di formazione professionale sia tramite il trasferimento di competenze tecnico – scientifiche sia attraverso l’affiancamento pratico per l’apprendimento da parte del giovane delle modalità operative.
Bisognerebbe solo fortificare i vantaggi a livello fiscale e contributivo da ambo i lati, quello dei giovani apprendisti e quello dei datori di lavoro.

I numeri delle assunzioni

Andando a toccare l'articolo 18, sempre che non si proceda con una abolizione totale di questo, molte aziende, se dovesse essere innalzato il livello minimo di garanzie per il numero di lavoratori, resterebbero scoperte: cosa che accade comunque già adesso. Infatti già ora che la soglia minima di lavoratori per l'utilizzo dell'art.18 è di 15 dipendenti si ha uno scoperto della maggior parte delle aziende italiane, tutte al di sotto di questi numeri.



pubblicato il: 15/03/2012 - 11:08

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Abiti da sposa sartoriali di Milano in trasferta in Cina    permalink
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Alcuni abiti da sposa sartoriali di Milano voleranno fino a Shenzhen, in Cina. Destinazione il modernissimo Oct Loft: 200 metri quadrati di esposizione, che ospiterà il meglio del made in Italy.
Il tutto grazie ad un progetto di internazionalizzazione portato avanti dal Bic La Fucina di Sesto San Giovanni, un centro che aiuta gli aspiranti imprenditori e le microimprese ad allargare il proprio mercato.

pubblicato il: 15/03/2012 - 11:19

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Acido folico in gravidanza, il dosaggio giornaliero raccomandato    permalink
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E’ importante che le future mamme conoscano il dosaggio in gravidanza dell’acido folico. Se ne sente spesso parlare, ma non è sempre ben chiaro di cosa si tratti. L’acido folico è una vitamina fondamentale per un corretto sviluppo del feto. Un corretto dosaggio di acido folico in gravidanza permette infatti di evitare problemi all’accrescimento fetale e i casi di anemia, anche per la mamma gestante. La mancata assunzione di acido folico in gravidanza è anche legata ad un maggior numero di malformazioni possibili; in questi casi infatti aumenta il rischio di spina bifida e di anencefalia. La vitamina B9 o acido folico è dunque indispensabile in gravidanza.

pubblicato il: 15/03/2012 - 14:01

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Scarpe Casadei collezione primavera-estate 2012 [FOTO]    permalink
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La collezione di scarpe Casadei primavera/estate 2012 è fluorescente e richiama il mood degli anni Ottanta. La linea di calzature della maison italiana è caratterizzata da tantissime scarpe caratterizzate da tacchi altissimi. I plateau sono tutti importanti, laddove ci sono, e i colori sono brillanti e vivaci. Se siete curiose di scoprirla, vi basterà sfogliare la nostra fotogallery

pubblicato il: 15/03/2012 - 15:02

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Se soffri di diabete scegli il riso integrale    permalink
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Il riso integrale è raccomandato a chi soffre di diabete. Si tratta di piccole attenzioni quotidiane nell’alimentazione che possono però notevolmente aiutare chi soffre di questa patologia. Il riso integrale è un cereale, al pari della pasta. Chi soffre di diabete, però, dovrebbe optare per quello integrale. Infatti, generalmente, chi soffre di diabete, deve fare attenzione non solo alla quantità complessiva di carboidrati che assume, ma anche all’indice glicemico dell’alimento in questione.

pubblicato il: 15/03/2012 - 14:57

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Ysl make up 2012: Rouge Pur Couture Lip Stain Collection [FOTO]    permalink
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Se c'è un accessorio che non può mancare nella borsetta trucco di una donna è il rossetto. Per questo motivo, Yves Saint Laurent nel suo make up 2012 lancia Rouge Pur Couture Lip Stain Collection, una proposta dedicata solo alle labbra, con venti fantastici colori che aspettano solo voi. Guardiamo insieme di cosa si tratta, dando un'occhiata anche alla fotogallery qui sotto.

pubblicato il: 15/03/2012 - 15:01

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