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Prezzi e consumi
I prezzi della benzina non si fermano nel loro aumento che ormai sembra essere inarrestabile. Il carburante punta ai 2 euro e per il Codacons ce n’è abbastanza perché il ministro Passera convochi le associazioni che rappresentano le compagnie petrolifere, quelle dei gestori degli impianti di distribuzione e le associazioni dei consumatori per stabilire il da farsi. L’incremento è stato soggetto ad un’altra percentuale del 25,8%, una situazione che diventa intollerabile soprattutto per le famiglie e per l’agricoltura.
Ancora rincari nella folle corsa della benzina a raggiungere quota 2 euro per litro, infatti mancano oramai veramente pochi centesimi di euro per toccare tale altissimo livello. Inizio settimana,quindi, col botto per i prezzi benzina che fin da subito fanno segnare nelle stazioni Shell un incremento dei prezzi che fa toccare la benzina quota 1,965 per la benzina e 1,880 per il diesel.
Alleghiamo inoltre qui di seguito una tabella che mostra chiaramente quali sono stati gli aumenti del prezzo della benzina con chiari esempi di prezzo nell'effettuare un piano e come questo è cambiato nel corso degli anni. Evidente, nell'analizzare tali dati, è come dal 2000 ci sia stato un aumento di circa l'80% per la benzina e del 95% per il diesel.
Fonte: Economyonline
Nonostante gli aumenti però ci sono distributori che riescono a fare prezzi molto più conveniente: le cosiddette pompe bianche. Queste riescono, essendo no logo, a fare prezzi in media più bassi di 10 centesimi a litro poichè non hanno i prezzi imposti dalle ditte e la benzina è la stessa poichè viene acquistata da entrambe le tipologie di distributori dalle stesse raffinerie.
A Milano, ad esempio, in via Ripamonti c'è un distributore letteralmente preso d'assalto dagli automobilisti che procedono a passo d'uomo con le proprie vetture pur di riuscire a mettere benzina li e risparmiare 5 euro ogni 50 litri di carburante acquistato.
Guarda qui la mappa delle pompe bianche in Italia
Tornando agli aumenti dei prezzi, al centro si raggiunge quasi la soglia limite di 2 euro a litro per la benzina che ha registrato un aumento dei carburanti pari a 7 cent per la benzina e 4 cent per il diesel con punte di aumenti generate da Eni. La media nazionale resta ancora assestata su 1,83 euro a litro ma gli ultimi rincari segnalano la tendenza all'aumento su tutto il territorio nazionale.
Le ultime novità arrivano dopo una traballante seduta di inizio settimana in ambito borsistico che trascina verso l'alto anche i prezzi dei carburanti: Shell, secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana arriva a segnare per la benzina 1,825 euro mentre il diesel tocca la vetta storica di 1,765 euro per litro con un rincaro di circa 0,6 centesimi.
Il prezzo della benzina ha superato il costo dei generi alimentari di prima necessità , come il latte, la pasta o le uova. La Cia-Confederazione italiana agricoltori ha fatto notare come, in una situazione incontrollabile come questa, ci sia anche il pericolo che il prezzo della benzina possa trascinare anche quello dei generi alimentari.
Non dobbiamo dimenticare ad esempio che i prezzi dei trasporti incidono sul costo di frutta e verdura, per la maggior parte trasportate su gomma.
L’Adoc ha fatto notare che in Italia la benzina costa più che in tutti gli altri Paesi europei. Gli Italiani sono costretti a spendere il 12% in più, che si traduce in una spesa annuale di 350 euro.
In Italia i prezzi più alti d'Europa
La benzina in Italia è la più cara d'Europa e a stabilirlo è l'European Commission's Oil Bulletin, la lista di tutti i paesi dell'unione e dei relativi prezzi sui carburanti. Ma non basta infatti Italia ed Inghilterra sono i paesi nei quali si pagano più tasse sul carburante che vanno ad assestarsi in Gran Bretagna al 60% e in Italia al 59% sul prezzo totale della benzina.
A pagare invece meno di tutti sono i lussemburghesi e i ciprioti che rispettivamente hanno prezzi pari a 1,37 euro per litro e 1,28 con una tassazione del 47% e del 43% soltanto. Questi dati sono ovviamente stati causa di indignazione e mal'umore soprattutto in Inghilterra quando i cittadini hanno scoperto di esere quelli maggiormente tartassati dalle tasse sul carburante oltre che dal prezzo elevato.
Lì come qui in Italia del resto ci si augura che chi di dovere riesca a trovare la soluzione per ridurre questi livelli di prezzo e di tassazione per adeguarli almeno parzialmente a quella che è la media europea visto anche il periodo di crisi che imperversa sui nostri paesi, cosa che darebbe anche un contentino ai cittadini che almeno in quel campo vedrebbero fortificati i loro interessi.
Si registrano ancora rincari
I prezzi della benzina stanno ancora aumentando. Per Eni si sono registrati dei rincari che hanno spinto i prezzi del carburante in alto. In particolare i rialzi relativi ad Eni sono stati di 0,8 centesimi al litro per la verde e di 0,6 centesimi per il diesel. Aumenti ci sono stati anche per i differenti distributori, Q8, Esso e TotalErg. Si può affermare che in generale la media nazionale corrisponde a più di 1,8 euro al litro per la benzina, che supera anche l’1,9 al Centro, e a 1,74 per il diesel, il quale arriva anche a più di 1,77 al Sud.
pubblicato il: 14/03/2012 - 17:08