Le condizioni di Alberto Musy, ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Molinette di Torino, restano gravi. Dopo un intervento chirurgico per rimuovere un ematoma al cervello provocato dalla caduta a terra conseguente agli spari e per estrarre uno dei due proiettili, Musy si trova ora in coma farmacologico e la sua prognosi resta riservata.

Intanto, la Squadra Mobile di Torino prosegue nelle indagini con l'obiettivo di identificare l'uomo dal viso coperto da un casco da motociclista che ieri mattina ha teso un vero e proprio agguato al consigliere comunale dell'Udc. Molto importanti a questo riguardo potranno essere le immagini riprese dalle telecamere presenti nella zona. Per ora gli investigatori ritengono aperta ogni pista, anche se quella del terrorismo, magari legata alla riforma del lavoro, non è considerata la principale. Si scava, infatti, nella vita professionale e privata di Musy alla ricerca di possibile 'nemici' e di un movente. Lo studio legale del consigliere, infatti, si è occupato di cause civili, amministrative e, soprattutto, fallimentari di grande importante e molto delicate. Anche per questo la Digos ha subito ascoltato i colleghi dell'avvocato per cercare di capire se potrebbe essersi trattato di una vendetta di qualcuno scontento del suo operato.

pubblicato il: 22/03/2012 - 10:30