La tragedia della Repubblica Democratica del Congo è lì ferma, non muta nel tempo. Eersquo; lì, incancrenita, dinanzi allo sguardo poco attento del mondo che apre gli occhi su questo squarcio di mondo solo quando unersquo;eclatante notizia, come lersquo;esplosione di un deposito di armi a Brazzaville, scuote le coscienze. Coscienze non sempre limpide che davanti al bilancio delle vittime di questo ultimo tragico episodio, salito a 236 morti, mostrano becero pietismo e accennano una parvenza di interventismo...