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Blog di Beppe Grillo
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Ce li mangeremo vivi    permalink

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"Ce li mangeremo vivi. Venga questa crisi, bussi, le sarà aperto, non aspettiamo altro. Se necessario butteremo giù il portone. E' già successo nel '43 e succederà ancora e in meglio. Non abbiamo più nulla da perdere, ma ci siamo abituati. Noi. Loro con la puzza sotto il naso non sanno cos'è la vera crisi. Loro devono averne paura. Noi che non abbiamo studiato alla Bocconi, non siamo entrati nello studio di papà o di mammà, non abbiamo leccato il culo per fare carriera in un partito o in ufficio statale. Nessuno ci ha raccomandati e raccomandazioni non ne abbiamo mai volute. Siamo ancora qui e incazzati il giusto per farvi il culo. Altro che chiedervi la carità o discutere con quel rottame della Fornero dei diritti dei lavoratori. Noi ce li mangeremo vivi. Ci scaldavamo con le palle di carta bagnate, pressate e messe nella stufa. Mangiavamo croste di formaggio scaldate sul ferro. Non ne ho mai più mangiate di così buone. Il bagno lo facevamo nella tinozza con l'acqua che veniva scaldata sopra la cucina economica. Il cinema era sempre in terza visione e solo una volta al mese. I nostri padri facevano i turni in fabbrica, quando noi dormivamo, loro lavoravano. Una carezza e un "Fai il bravo con la mamma" era l'unico fugace contatto al mattino. La domenica andavamo fuori città in bicicletta con qualche panino, una gazzosa e una bottiglia di vino rosso. D'estate ci scappava anche un'anguria. Che cazzo ci possono fare questi fighetti vestiti Armani, questi corrotti dentro, questi deputatini, questi mafiosetti, marci, marci, buoni solo a parlare, a cianciare, che hanno rovinato il Paese e ora ridono di noi. Noi non abbiamo nulla da perdere perché siamo stati abituati a vivere con poco e anche con nulla. Voi perderete tutto tranne la dignità, quella non l'avete mai avuta. Leggevamo il giornale solo la domenica quando lo comprava nostro padre. Non poteva permetterselo gli altri giorni. Era il Corriere della Sera di Pasolini, Montanelli, Buzzati. Uno solo di loro vale più di tutti i giornalai di adesso. Ci siamo rotti i coglioni e saremo poco educati con chi ci prende per il culo. Ce li mangeremo vivi, ben venga la crisi per fare pulizia." Un ex operaio

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pubblicato il: 20/03/2012 - 13:00
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Il terremoto    permalink

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Le onde sismiche si stanno diffondendo. Faglie improvvise di corruzione si aprono ogni giorno in tutta Italia. E' un movimento tellurico che non risparmia nessuno. I quotidiani, loro malgrado, sono diventati un bollettino giudiziario. E' inevitabile. La polvere sotto il tappeto è diventata una montagna che non si può più nascondere, c'è solo l'imbarazzo della scelta, Lega, Pdl, Pdmenoelle. Al posto dell'arco costituzionale c'è il malloppo costituzionale. Le crepe si uniscono. Si prepara un'esplosione. Craxi era un dilettante, un infante che rubava le caramelle di nascosto. I suoi eredi si approvvigionano direttamente alle casse dello Stato come fossero slot machines. Rubano persino per legge con i finanziamenti pubblici in spregio a un referendum. C'è un deficit di democrazia e un surplus di mazzette. Nella scala Ritcher siamo arrivati a magnitudo 6 - 6,9, forte con un raggio limitato e distruttivo in zone densamente popolate. La Lombardia ad esempio. La corruzione è però nazionale, una metastasi in cui chi è nel Sistema fa parte del Sistema e i più onesti si limitano a fare il palo.
Gli episodi di corruzione locali sono come puntini del morbillo, che all'inizio appaiono qui e lì e poi ovunque. Si arriverà presto a una saldatura degli avvisi di garanzia e degli arresti a 7 -7.9 della scala, molto forte. Passeremo a 8 - 8, fortissimo e a 9 - 9.9 con devastazioni istituzionali. Tangentopoli sembrerà una passeggiata.
Perché il terremoto avviene solo ora, dopo decenni di predazione dei beni dello Stato (si stima che la corruzione raggiunga i 120 miliardi di euro all'anno)? La risposta è che il fiume di denaro a cui attingevano i partiti e le lobby si sta prosciugando e cominciano a volare gli stracci per mantenere ognuno la propria fetta di torta. Inoltre, in molti la mazzetta l'hanno probabilmente già presa e non riescono a rispettare le promesse per mancanza di fondi statali. A nessuno piace finire in un pilastro di cemento. Questa potrebbe essere una ragione delle Grandi Opere Inutili, sostenute all'inverosimile e contro ogni logica economica. Le sedie ballano, i tavoli si muovono e come in ogni terremoto che si rispetti, la gente scenderà in strada. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure.

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pubblicato il: 18/03/2012 - 13:15
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La paccata    permalink

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Il governo "non darà una paccata di miliardi" per finanziare gli ammortizzatori se prima il sindacato non approverà la riforma sul lavoro, in sostanza l'abolizione dell'articolo 18. Cosa dice l'articolo 18? Impedisce il licenziamento illegittimo senza comunicazione dei motivi, ingiustificato o discriminatorio. La Frignero, la ministra che ha sostituito le madonnine piangenti degli anni '50, parla come mangia. Di solito i politici mangiano e basta. Il suo linguaggio è quello del mercato del pesce, esplicativo, diretto e che puzza tra una vocale e una consonante "È chiaro che se uno comincia col dire no perchè dovremmo mettere lì una paccata di miliardi e poi dire voi diteci di sì no, non si fa così". Di fronte non abbiamo un ministro, ma una bizzosa bambina (si o no, non si fa così, gnè gné gnè) in un corpo ormai piegato dal tempo che si esprime come Pappagone. Ha incrollabili e ingiustificate certezze. E' convinta che togliendo ai lavoratori i pochi diritti rimasti, guadagnati in decenni di confronti sociali, l'economia ripartirà. Perché dovrebbe ripartire? Ecco questa è la vera paccata. Infatti la Frignero intendeva paccata nel senso di "tirare un pacco", non nel senso di soldi dati in elemosina come baratto per i diritti dei lavoratori. La sorella di sangue della Frignero, la Camùsso, sta preparando la Mont Blanc sindacale da scrivania per firmare.
Il lavoratore è come un carciofo, una foglia alla volta e ne rimarrà solo il gambo. La legge Treu/Biagi/Maroni introdusse con il precariato lo schiavo moderno, senza diritti e senza un futuro. Doveva servire per rilanciare l'economia anche allora, secondo i proclami dei partiti e delle parti sociali. Oggi, con l'economia in ginocchio e l'emigrazione di massa di nostri laureati e diplomati, sappiamo che era solo una concessione alle grandi imprese con il sostegno dei sindacati e della Sinistra che la trionferà. I lavoratori dipendenti hanno gli stipendi più bassi d'Europa e poche tutele, 1.000 muoiono ogni anno. Con la legge Frignero avranno gli stipendi più bassi del Terzo Mondo, ma una paccata sulle spalle dalla Confindustria.

P.S. La certificazione delle liste per le elezioni comunali terminerà domani. Chi è in ritardo per l'invio della documentazione scriva subito a http://www.beppegrillo.it/movimento/contattaci.php

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pubblicato il: 14/03/2012 - 14:00
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41 tris in Val di Susa    permalink

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“In Val di Susa non abbiamo bisogno di un altro Bobby Sands”. Beppe Grillo

"Beppe, abbiamo bisogno del tuo aiuto e dell'aiuto del Blog per Tobia Imperato, arrestato il 26 gennaio. Dal 13 febbraio Tobia è agli arresti domiciliari in isolamento assoluto con un'accusa ridicola: ha afferrato "per un braccio un operatore di polizia allo scopo di ostacolarne l'avanzata" nel corso dello sgombero del presidio della Maddalena il 27 giugno 2011. Il contatto in questione avviene su un ripido pendio a fianco dell'autostrada ed è preceduto da un intervento piuttosto rude di alcuni poliziotti che hanno appena buttato per terra un manifestante con le mani alzate. Il contatto dura solo un paio di secondi, senza che si possa apprezzare alcun intento violento da parte di Tobia. Tobia ha sostenuto, con dichiarazione spontanea resa in interrogatorio, di essersi aggrappato al poliziotto perché stava scivolando all'indietro. In effetti, dal filmato si vede che, immediatamente dopo aver appoggiato la mano sul poliziotto, egli cade all'indietro e scivola giù per la scarpata.
In realtà la colpa di Tobia è essere l'autore del libro La scarpe dei suicidi nel quale svela le responsabilità della magistratura e della DIGOS torinesi nella morte di Sole e Baleno. Poiché per le cose scritte nel libro non hanno potuto perseguirlo, hanno colto questa occasione per metterlo a tacere. Quasi ogni sera infatti andava a parlare del libro e del TAV in Val di Susa in serate pubbliche.
I domiciliari in isolamento assoluto (in attesa di giudizio!) sono una forma di tortura inaccettabile in uno stato moderno che si dichiara democratico.
Da sabato 3 marzo, Tobia ha iniziato uno sciopero della fame e si alimenta con sola acqua per protestare contro questa inaccettabile persecuzione. La procura non ha autorizzato un medico a visitarlo fino a venerdì scorso. La visita medica del 10 marzo ha registrato "una perdita di peso di sei chili (altri quattro chili erano stati persi durante la detenzione in carcere) e condizioni generali caratterizzate da affaticamento, debolezza , ipostenia. Cominciano a evidenziarsi i problemi legati alla mancanza di assunzione di zuccheri, grassi e proteine. I liquidi che Tobia assume sono assolutamente necessari, ma decisamente insufficienti a mantenere un adeguato equilibrio metabolico, il rifiuto ad assumere bevande zuccherate non aiuta".
Purtroppo, caro Beppe, nessun giornale, nonostante i comunicati stampa che abbiamo fatto e spedito a tutti, ha scritto una riga su questo fatto gravissimo e sulla sua protesta estrema.
Vedi cosa puoi fare con il tuo blog.
Grazie, un abbraccio."
Alberto Perino

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pubblicato il: 13/03/2012 - 13:00
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Il significato della vita    permalink

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"Un professore terminò la lezione, poi pronunciò le parole di rito: "Ci sono domande?". Uno studente gli chiese: "Professore quale è il significato della vita?". Qualcuno tra i presenti che si apprestava ad uscire rise. Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era. "Le risponderò", disse. Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta. Poi disse: "Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai:buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio. Diventando uomo finii per capire che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita. Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho, però, posso mandare luce - la verità, la comprensione, la bontà, la tenerezza - nei bui nascosti del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno. Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto. In questo, per me, sta il significato della vita." ROBERTO SCANNAPIECO, ROMA

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pubblicato il: 13/03/2012 - 14:32
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I Grandi Predatori    permalink

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""Per pagare le tasse non basta più il reddito, si attaccano anche ai soldi risparmiati". Questo è il nocciolo. I parassiti (banche finanza politici) hanno spolpato lo spolpabile. Siamo arrivati al 55% di imposte dirette. Uno scalino in più e il lavoro non basterà neppure a pagare il cibo e la casa. E a questo punto verrà il bello. Perché finalmente ci si chiederà "Ma cosa lavoriamo a fare? Per morire di fame basta non fare nulla, perché lavorare 8 ore al giorno per lo stesso risultato?". E ALLORA SCOPPIERA' TUTTO, QUANDO I PARASSITI NON AVRANNO PIU' CHI PRODUCE, COSA MANGERANNO. SE IL CONTADINO NON COLTIVA LA TERRA; SE IL PANETTIERE NON FA PIU' IL PANE, come sopravviveranno se non ci sarà più nulla? Chi si è sempre arrangiato saprà come arrangiarsi, ma chi è sempre vissuto sulle spalle degli altri, come farà? I grandi predatori non si estinguono perchè uccisi, ma quando si estinguono le prede: semplicemente muoiono di fame." Patrizia B.

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pubblicato il: 26/03/2012 - 18:51
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La mattanza    permalink

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"La BCE ha ingozzato di soldi le banche italiane, per finanziare la ripresa. Esse lo restituiranno con l'1%, e intanto hanno comprato titoli pubblici che rendono il 6-7%. Un artigiano di Ginosa (Taranto) qui in Puglia va a chiedere 1300 euro glieli negano, torna a casa e si ammazza. Un altro ragazzo pugliese (di Scorrano, nel Leccese) ha un lavoro precario con cui mantiene la madre vedova (che ha due soldi di vitalizio, mica come la Casta che si compra le ville) e il fratellino, lo perde, e pure lui si uccide. Sullo sfondo Equitalia: un mio amico aveva 100 euro di finanziamento per un cellulare, licenziato, non ha potuto pagare, gli hanno ipotecato la casa a sua insaputa. Questo regime ormai pratica l'omicidio con lucida, scientifica determinazione. Per questo paese ha combattuto mio padre, partigiano, scampato al massacro di Cefalonia?" Francesco Greco

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pubblicato il: 22/03/2012 - 11:28
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Beppe Grillo meglio di Totò Riina    permalink

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Ieri sono stato condannato due volte. Un record che neppure Totò Riina. Non è certamente accanimento giudiziario, ma soltanto coincidenza giudiziaria. Due volte nello stesso giorno in due processi diversi credo che non sia mai successo nella Storia d'Italia. Grillo è imbattibile, sono una forza. Guardate le facce, i ghigni, le smorfie da pazzoide che usano per accompagnare le mie condanne e le mie dichiarazioni. Jack lo Squartatore con le tonsille ingrossate, il mostro di Dusseldorf con gli occhi fuori dalle orbite: Donato Bilancia sta morendo d'invidia in carcere. La prima sentenza è della Corte d'Appello di Roma che mi ha condannato a pagare 50mila euro di danni alla Fininvest (uno sconto rispetto ai 500mila richiesti) per un articolo pubblicato nel 2004 sull'Internazionale "Il caso Parmalat e il crepuscolo dell'Italia". Dal Corriere "Nel testo i modi di operare della Fininvest venivano accostati a quelli del gruppo alimentare, il cui gigantesco crack finanziario era in quelle settimane al centro delle cronache internazionali." In primo grado ero stato assolto... Per ora è 1 a 1.
La seconda sentenza è per diffamazione di Giorgio Galvagno, attuale sindaco di Asti. Da Atnews "La terza sezione della Corte d’Appello di Torino ha confermato la sentenza di condanna a 25 mila di risarcimento nell'ambito del processo per diffamazione. La vicenda risale al 2003 quando Grillo in occasione di uno spettacolo al teatro Alfieri di Asti diffamò pubblicamente l'attuale sindaco Giorgio Galvagno (all'epoca era deputato) accusandolo di aver preso mazzette. La performance dai contenuti diffamatori venne fatta oltre tutto nel collegio parlamentare di Galvagno." Da Wikipedia "Giorgio Galvagno viene eletto sindaco di Asti nelle file del Partito Socialista Italiano dal 1985 al 1990. Rieletto mantiene la carica fino al 1994 quando il Comune di Asti viene commissariato dal governo in seguito allo scandalo di Valle Manina. Ha patteggiato 6 mesi e 26 giorni di carcere per ... abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Valle Manina...".
Ho deciso di ricorrere in Cassazione, spero di avere come giudice Carnevale o Iacovello. Non ditelo in giro, ma contatterò privatamente sia Andreotti che Dell'Utri per avere qualche consiglio. Nelle prossime settimane voglio approfondire la procedura governativa per l'assegnazione delle frequenze televisive e nel mio tour elettorale non potrà mancare la mia presenza ad Asti dove si candida una lista del MoVimento 5 Stelle. Loro non si arrenderanno mai. Io nemmeno.

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pubblicato il: 23/03/2012 - 15:20
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Generazione 650 euro    permalink

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"La sterilizzazione dell Art.18, del deterrente per i licenziamenti senza giustificato motivo, per esempio punire il lavoratore che chieda di godere delle ferie o di vedersi pagato lo straordinario, metterà nelle condizioni le aziende di rimodulare al ribasso la totalità dei contratti. Anche quelli indeterminati. Pena il licenziamento senza alcuna speranza di reintegro, il lavoratore sarà costretto ad accettare sostanziose decurtazioni del salario, che le aziende non mancheranno di applicare. Tagli del 30% e oltre, a seconda della voracità del datore di lavoro. Immaginatevi le donne a quali ricatti potranno essere sottoposte. Gran parte degli italiani, se non verranno licenziati per far posto ad altri schiavi dal peso fiscale nullo per l' azienda, vedranno i propri stipendi di 1.000 euro (i più bassi in Europa) precipitare a 650 euro. In seguito la mannaia si abbatterà anche sui dipendenti pubblici. Come in Grecia. Robusti tagli agli stipendi e licenziamenti di massa nel settore pubblico. Nel mentre la benzina avrà toccato i 2-2,50 euro, L'Imu e l' aumento dell Iva faranno sentire i loro morsi e i prezzi schizzeranno alle stelle. Non è finita, a gennaio 2013 entrerà in vigore il Fiscal Compact, che ci imporrà il pareggio di bilancio in piena emergenza economica con stipendi da fame e potere di acquisto decimato, con i consumi non fermi a 30 anni come adesso, ma tornati al dopoguerra. Il PIL in caduta libera, renderà necessarie altre tasse da caricare sugli italiani per rientrare nei vincoli che ci siamo autoimposti adottando l' Euro. Suicidiandoci cosi in una povertà perpetua. Occorre uscirne!". Cielo Stellato

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pubblicato il: 23/03/2012 - 17:58
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L'acqua al bromuro    permalink

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"Qualche anno ancora e i problemi degli italiani saranno solo un ricordo. Questo perché in Italia rimarranno solo i superstiti. Il ritmo delle dismissioni procede senza un attimo di respiro. Soltanto oggi tre morti sul lavoro a Chivasso, Reggio Emilia e Savona e un imprenditore che si è impiccato a Pescara per debiti. Licenziamenti + fallimenti = suicidi al quadrato. E' stupefacente come un popolo si lasci morire senza alcuna reazione. Si lasci cadere nel vuoto come i lemmings. Cosa ci hanno messo nell'acqua potabile che beviamo?". Vittorio L., Monza

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pubblicato il: 23/03/2012 - 18:57
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